Da circa un mese è uscita l’edizione illustrata ed in italiano “Vita da spiaggia” di Martin Parr, che racconta tutti noi in 100 foto. Un ritratto graffiante e divertente delle stranezze che accomunano le persone di tutti i paesi in spiaggia.
Immagini ironiche e per certi versi dissacranti dei comportamenti tipici, a volte buffi, di uomini, donne e bambini quando sono in spiaggia. Il volume edito da Contrasto, comprende un’ampia selezione delle fotografie che Martin Parr ha realizzato sulle spiagge della Gran Bretagna, ma anche di luoghi più lontani come: Cina, Argentina, Thailandia, India e Giappone. Non mancano neppure quelli più vicini a noi, ricordiamo infatti che Parr nel 2014 aveva raccontato Napoli e la Campania.
“È possibile capire molto di un Paese guardando le sue spiagge; in tutte le culture, la spiaggia è quel raro spazio pubblico in cui si possono trovare le assurdità e i comportamenti eccentrici tipici di ogni nazione”. Si, in riva al mare, sotto l’ombrellone, le persone sembrano assomigliarsi. Tutti esprimono al massimo il proprio estro bizzarro. Un approccio quello utilizzato dal fotografo, che crea uno studio antropologico dei rituali e delle tradizioni che avvicinano le persone indipendentemente dal loro luogo d’origine.
Martin Parr, è nato in Inghilterra a Epsom nel 1952, ed ha già all’attivo più di 100 volumi pubblicati. Curatore di diversi festival tra cui quello di Arles è un componente dell’agenzia Magnum dal 1994. Le sue fotografie sono esposte nei maggiori musei: alla Tate Modern di Londra, al Centre Pompidou di Parigi ed al MoMA di New York.
Da circa tre anni ha dato vita anche ad una fondazione, la Martin Parr Foundation, che oltre a svolgere attività di esposizione e conservazione, possiede una biblioteca aperta al pubblico, con oltre duemila pezzi tra libri e riviste raccolte negli anni.
// Articolo di Diego Pizi